AFIR - Regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi
Cosa significa esattamente questa normativa per il futuro dell'eMobility e in che modo influirà sui conducenti di veicoli elettrici e sulle infrastrutture?
- Il Regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) è una direttiva europea volta a migliorare la disponibilità e l'accessibilità delle opzioni di ricarica per i veicoli elettrici (EV) in tutta l'UE.
- L'AFIR stabilisce che entro il 2025 le stazioni di ricarica rapida con una capacità minima di 150 kW per auto e furgoni dovranno essere disponibili ogni 60 km lungo la rete di trasporto transeuropea (TEN-T).
- Per i veicoli pesanti, sulla rete TEN-T principale sono necessarie stazioni di ricarica con una potenza di almeno 350 kW ogni 60 km, con una copertura completa prevista entro il 2030.
- L'AFIR pone l'accento sulla standardizzazione e l'interoperabilità, richiedendo che tutti i punti di ricarica accessibili al pubblico realizzati dopo il 13 aprile 2024 siano in grado di effettuare ricariche intelligenti e supportino protocolli di comunicazione aperti.
- Il regolamento garantisce inoltre informazioni complete per gli utenti e opzioni di pagamento adeguate, permettendo ai conducenti di veicoli elettrici di pagare presso le stazioni di ricarica con carte di pagamento o metodi contactless, senza bisogno di abbonamenti.
- L'AFIR rientra nella strategia più ampia dell'UE per ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
A volte la sola buona volontà non basta a innescare un vero cambiamento trasformativo.
Quello che può fare la differenza, tuttavia, è la regolamentazione, quella capace di unire Paesi e attori industriali verso un obiettivo comune. Ed è esattamente ciò che prevede il Regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR).
Ma cos'è l'AIFR? In che modo influisce sui conducenti di veicoli elettrici? E cosa implica per il futuro dell'eMobility? Ecco una guida chiara e diretta a tutto ciò che riguarda l'AFIR: cos'è, cosa fa e quali obiettivi si pone...
Cos'è l'AFIR (Regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi)?
AFIR è l'acronimo inglese di "Alternative Fuels Infrastructure Regulation" (Regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi), una direttiva europea volta ad aumentare la frequenza e la disponibilità delle opzioni di ricarica per i veicoli elettrici.
In pratica, ciò significa che i Paesi dell'UE devono impegnarsi a rendere più facile per i conducenti trovare e accedere ai punti di ricarica per i loro veicoli elettrici, oltre ad aumentare la frequenza e la disponibilità delle infrastrutture di ricarica anche per i mezzi pesanti come autocarri e autobus. Ciò include anche "informazioni complete per l'utente e opzioni di pagamento adeguate".
Il regolamento è stato presentato dalla Commissione Europea nel 2021 come parte del Green Deal e definisce una serie di obiettivi graduali che gli stati membri dovranno raggiungere entro il 2025, 2030, 2040 e 2050. Il tutto a supporto dell'obiettivo di neutralità climatica dell'UE entro il 2050.
L'AFIR è entrata in vigore il 13 aprile 2024.
Obiettivi chiave dell'AFIR
L'AFIR definisce una serie di obiettivi e regolamenti che gli stati membri dell'UE devono rispettare, coprendo diversi ambiti e scadenze temporali:
Requisiti minimi in termini di infrastruttura
L'obiettivo principale è garantire che i conducenti, sia privati che commerciali, possano ricaricare i propri veicoli in modo affidabile in tutta Europa, senza preoccuparsi della carenza di colonnine. Di fatto, esiste un obiettivo espresso in kilowatt per veicolo: "Per ogni veicolo elettrico leggero a batteria deve essere garantita una potenza totale di almeno 1,3 kW tramite stazioni di ricarica accessibili al pubblico, mentre per ogni veicolo plug-in hybrid leggero deve essere garantita una potenza totale di almeno 0,66 kW".
Per rendere possibile questa visione, l'AFIR prevede come obiettivo per il 2025 che le stazioni di ricarica rapida da 150 kilowatt siano posizionate a non più di 60 km di distanza l'una dall'altra lungo le principali autostrade (intendendo quelle della rete di trasporto transeuropea TEN-T) e a 150 km di distanza per le stazioni a idrogeno. Si tratta di circa 3,5 milioni di stazioni di ricarica entro il 2030, 11,4 milioni entro il 2040 e 16,3 milioni in tutta l'UE entro il 2050.
Standardizzazione, interoperabilità e condivisione dei dati
L'AFIR non punta solo ad avere più colonnine, ma vuole colonnine smart: "Gli operatori dei punti di ricarica devono garantire che tutti i punti di ricarica accessibili al pubblico da loro gestiti e realizzati dopo il 13 aprile 2024 o ristrutturati dopo il 14 ottobre 2024 siano in grado di offrire un servizio di ricarica intelligente".
Con "ricarica intelligente" si intende la possibilità di ridurre i tempi di ricarica e di attesa distribuendo l'energia elettrica ai veicoli in modo algoritmico. Ma l'attenzione chiave dell'AFIR è puntare su colonnine più intelligenti, meglio connesse, realizzate secondo standard comuni e capaci di comunicare in modo più aperto.
A tal fine, le API dei punti di ricarica sono indispensabili: i proprietari dei punti di ricarica hanno bisogno che il loro hardware sia in grado di comunicare con le reti di roaming, la rete di energia elettrica e i conducenti, in modo da favorire la reperibilità e un utilizzo intelligente dell'energia.
Trasparenza per i conducenti
Ciò significa anche fornire ai conducenti tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Secondo le normative dell'AFIR, i conducenti devono poter vedere sempre la disponibilità della colonnina di ricarica in tempo reale, con informazioni sui prezzi totalmente trasparenti e indicazioni chiare per l'uso. L'AFIR richiede inoltre tariffe che eliminino i sovrapprezzi per il roaming all'estero e opzioni di pagamento senza complicazioni, senza la necessità di account o abbonamenti specifici.
Pianificazione e reportistica
Per raggiungere tutti questi obiettivi, gli stati membri devono elaborare piani di sviluppo solidi e trasparenti per le proprie reti di ricarica, con report di rendicontazione alla Commissione Europea per garantire il rispetto dei target e l'adozione di pratiche standardizzate.
L'impatto dell'AFIR sul panorama della ricarica dei veicoli elettrici
AFIR è un'ottima notizia per l'eMobility. Non solo dimostra un impegno concreto da parte dei responsabili decisionali europei, ma definisce processi concreti e misurabili che renderanno la vita più facile ai conducenti di veicoli elettrici in tutto il continente.
L'aumento degli investimenti comporterà un maggior numero di colonnine, ma in realtà non si tratta solo di disseminare punti di ricarica lungo le strade. L'attenzione delle normative alla standardizzazione, alla comodità per l'utente e all'interoperabilità è una grande notizia per un ecosistema di ricarica intelligente, capace di evitare problemi come la frammentazione dell'hardware e i costi di roaming.
"Gli obiettivi specifici del regolamento proposto sono: (i) garantire un'infrastruttura minima per sostenere l'adozione necessaria di veicoli alimentati a combustibili alternativi in tutte le modalità di trasporto e in tutti gli stati membri dell'UE per raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE; (ii) garantire la piena interoperabilità dell'infrastruttura; e (iii) garantire informazioni complete agli utenti e opzioni di pagamento adeguate all'infrastruttura dei carburanti alternativi".
Per i conducenti ciò significa un accesso più semplice alle colonnine di ricarica. Per gli operatori dei punti di ricarica significa lavorare come parte di un gruppo più organizzato, piuttosto che in modo isolato. E tutti ne traggono vantaggio.
Pensiamo agli aerei come analogia. Se ogni aeroporto del mondo fosse progettato e gestito in modo indipendente, con standard e normative propri, sarebbe logisticamente impossibile far volare gli aerei da un aeroporto all'altro. La standardizzazione del funzionamento degli aeroporti è ciò che rende possibile viaggiare in aereo senza intoppi, e lo stesso vale per le infrastrutture di ricarica.
In che modo Spirii rimane aggiornata e si adatta alle normative AFIR
In Spirii ci impegniamo a sviluppare soluzioni di ricarica per EV in linea con le normative in evoluzione e con gli standard di settore. Il nostro team è sempre perfettamente aggiornato sulle nuove normative e sulle migliori pratiche, che guidano ogni nostro progetto.
Sappiamo che interoperabilità, trasparenza e intelligenza sono alla base dell'infrastruttura di ricarica di domani. Per questo motivo le nostre soluzioni sono incentrate sui conducenti e sui proprietari dei punti di ricarica, oltre a essere indipendenti dagli hardware.
Sappiamo che il futuro dell'infrastruttura dell'eMobility non riguarda solo l'avere un numero sufficiente di colonnine: si tratta di una ricarica intelligente, di un'architettura basata su una piattaforma e della possibilità di implementare nuove funzionalità sui punti di ricarica esistenti con l'evolversi delle normative e della tecnologia.
Per saperne di più su questo futuro, fai clic qui.